Quantcast
Channel: C come Magazine
Viewing all articles
Browse latest Browse all 26

Festa della solina d’Abruzzo verso la seconda fase

$
0
0

(Foto: Juri Merolli) C come magazine ha sposato anche quest’anno la causa dell’associazione Palco e scena, che sta organizzando a Castelvecchio Subequo la seconda edizione della Festa della Solina d’Abruzzo. La festa è divisa in due fasi: la prima si è conclusa domenica 12 luglio con il secondo Campionato regionale della Mietitura a mano, la seconda si svolgerà dal 5 al 7 agosto 2015 con la manifestazione gastronomico-culturale “Taccòzze e Frignòzze”, ricca di iniziative come convegni, stand di prodotti enogastronomici, musica dal vivo e laboratori di cultura contadina.
I tre vincitori del secondo Campionato Regionale di mietitura a mano che si è svolto la mattina di domenica 12 luglio 2015 a Castelvecchio Subequo (Aq) sono Vito Cone, Alessandro D’Aloisio e Nestore Cone e vengono da Pietransieri di Roccaraso. Al ritmo dell’hashtag #solinafest ha visto visitatori, turisti, bloggers e gli instagrammer di ig_laquila radunarsi in un campo di grano solina ancora da falciare, nei pressi di Castelvecchio. Le squadre, composte da mietitori esperti e non, hanno dovuto convincere la giuria di agricoltori anziani circa il loro lavoro con falcetto (sarrécchia) e piolo (parucce, necessario per legare i covoni). Gli unici accessori in dotazione erano i ditali protettivi (chènnere) in legno di canna, la pietra di cote (caute) per affilare il falcetto e, naturalmente, paglietta e fiaschetto.
La giuria ha valutato diversi parametri di efficienza ed estetica, tra cui la velocità nel mietere il grano, disposto in una superficie uguale, misurata e delimitata per ogni squadra; l’uniformità dell’altezza del taglio e la sua “pulizia” (intesa come minor quantità possibile di spighe rinvenute a terra nel momento della spigolatura); e la regolarità dei covoni, in termini di dimensioni, ordine, regolarità e funzionalità.
La gara è stata ideata e promossa dall’associazione “Palco e Scena” con la collaborazione del “Consorzio Produttori Solina d’Abruzzo” e l’Archivio Tradizioni Subequane.

I briganti di Secinaro

I briganti di Secinaro

La mattina di lavoro è stata simpaticamente interrotta da un’incursione a sorpresa dei “Briganti di Secinaro”, che hanno messo in scena un furto del raccolto, e allietata da una merenda a base prodotti tipici, vino e “sciarappa”, la bevanda ottenuta da vino rosso, acqua e limone, che gli agricoltori erano soliti consumare in occasione della mietitura.
«Il grano Solina raccolto durante l’intera giornata completerà la maturazione in attesa della trebbiatura – spiega Elia Santilli, presidente dell’associazione “Palco e scena” e responsabile del progetto – e sarà poi trasformato in farina attraverso la macinatura a pietra. La farina sarà utilizzata per i piatti tipici che saranno preparati dal 5 al 7 di agosto in occasione della seconda fase della Festa della Solina, la manifestazione gastronomico-culturale “Taccòzze e Frignòzze”, pensata per valorizzare il legame imprescindibile fra tradizione culinaria, materie prime e territorio».
La rassegna “Taccòzze e Frignòzze” sarà inaugurata il 5 agosto, dalla premiazione dei vincitori del Campionato regionale della mietitura a mano, e sarà conclusa, il 7 agosto, dal concerto a ingresso gratuito della band salentina Après La Classe.

campionato mietitura a mano 2015_foto Juri MerolliLa Solina è una varietà di frumento conservata nelle aree dell’Abruzzo interno in provincia dell’Aquila e in alcuni comuni montani della provincia di Pescara e Chieti.
È un grano particolarmente resistente alle rigide temperature; la sua frugalità lo rende adatto alla coltivazione con i metodi dell’agricoltura biologica, in quanto non richiede elevati apporti di azoto e, grazie alla sua taglia e alla sua capacità di accestimento, riesce a competere con le erbe infestanti, rendendo così non necessario ricorrere al diserbo chimico.
Si tratta di un grano tenero aristato, classificato come “Triticum aestivum”.
Il legame delle popolazioni abruzzesi a questo pregiato cereale risale almeno al 1500, documentato da alcuni atti notarili dell’epoca.
Detti popolari, proverbi e attestati celebrano le sue caratteristiche organolettiche, la sua bontà e l’importanza della genuinità: “La solina è la mamma di tutti i grani”; “Quella di solina aggiusta tutte le farine”; “Ogni grano torna a solina”, “Se il contadino vuole andare al mulino deve seminare la solina”. Oggi la Solina è coltivata da poche aziende, alcune delle quali localizzate nel Parco Sirente-Velino.
Fonti: ARSSA Abruzzo, Parco Regionale Sirente-Velino.

L'articolo Festa della solina d’Abruzzo verso la seconda fase sembra essere il primo su C come Magazine.


Viewing all articles
Browse latest Browse all 26

Trending Articles